Anche se il Reddito di cittadinanza è stato abolito, i sussidi non mancano: è possibile chiedere il Supporto alla formazione.
Chi non ha più diritto a ricevere il Reddito di cittadinanza può comunque avere 350 euro al mese grazie al Supporto alla formazione. Vediamo insieme cosa bisogna fare per ottenere il sussidio.
A luglio circa 169.000 nuclei familiari hanno perso il Reddito di cittadinanza e ad agosto lo perderanno almeno altre 80.000 famiglie secondo le prime stime. Secondo quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2023, non potranno più ricevere il sussidio grillino le seguenti categorie:
- nuclei familiari che lo hanno ricevuto per 7 mesi nel 2023: chi ha iniziato a riceverlo a gennaio lo ha perso a luglio, chi ha iniziato a riceverlo a febbraio lo perderà ad agosto e così a seguire fino alla fine dell’anno;
- nuclei familiari in cui non ci siano minori di 18 anni o persone con almeno 60 anni o soggetti con disabilità certificata.
In questi casi addio Reddito di cittadinanza. Però queste famiglie possono richiedere un nuovo aiuto: il Supporto alla formazione il cui importo è di 350 euro al mese.
Ecco come avere il Supporto alla formazione
La perdita del Reddito di cittadinanza ha gettato nello sconforto migliaia di famiglie che si sono trovate senza nulla. Ma il Governo Meloni ha deciso di introdurre nuovi aiuti tra cui il Supporto alla formazione.
Il Supporto alla formazione consiste in un sussidio di 350 euro al mese erogabile per 12 mesi ma non prorogabile. Si rivolge ai soggetti occupabili, cioè in grado di lavorare: persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza alcuna disabilità. Per ottenerlo però è necessario presentare domanda all’Inps accedendo al sito con lo Spid oppure attraverso un patronato. Se la richiesta sarà accolta allora bisognerà rivolgersi ai Centri per l’impiego, sottoscrivere il patto per le politiche attive e seguire uno dei loro corsi finalizzati al reinserimento lavorativo.
Si noti bene: il Supporto alla formazione è individuale. Pertanto può essere erogato a tutti i membri della stessa famiglia se tutti sono disoccupati e tutti seguono uno dei corsi organizzati dai Centri per l’impiego. Possono chiederlo anche persone la cui famiglia riceve l’assegno di inclusione. Si perderà il sussidio se si rifiuterà un’offerta di lavoro a tempo indeterminato o un’offerta di lavoro a tempo determinato entro gli 80 km da casa.
Chi, invece, è un soggetto non occupabile– minorenni, disabili o persone con almeno 60 anni – continuerà a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 e, a partire da gennaio 2024, riceverà in automatico l’assegno di inclusione. Quest’ultimo ha importo e durata uguali al vecchio Reddito: 500 euro al mese più altri 280 per pagare l’affitto. Verrà erogato per 18 mesi e potrà essere rinnovato per altri 12. Stesso discorso anche per chi – pur essendo occupabile, cioè in grado di lavorare- è stato preso in carico dai servizi sociali: anche in questo caso Reddito di cittadinanza fino a dicembre e poi Assegno di inclusione a partire da gennaio 2024.