Nuovo cambio di rotta sul Reddito di cittadinanza, l’Inps avvisa con un messaggio: molti torneranno a ricevere il sussidio.
Nonostante sia stato ufficialmente abolito, sul Reddito di cittadinanza non si può ancora mettere la parola “fine” una volta e per tutte. Il premier Giorgia Meloni, mantenendo la promessa fatta ai suoi elettori in campagna elettorale, non si è fatta intimidire dalle minacce rivolte a lei e alla figlia e ha cancellato la misura nata nel 2019 per volere del Movimento Cinque Stelle.
Con la legge di Bilancio 2023 era stato stabilito che, per l’anno in corso, il Reddito di cittadinanza poteva essere erogato solo per sette mensilità. Di conseguenza chi ha iniziato a riceverlo a gennaio 2023 lo ha perso a luglio, chi ha iniziato a riceverlo a febbraio lo ha perso ad agosto e così via fino ad arrivare a dicembre quando la misura dovrebbe cessare per tutti definitivamente. Ma un nuovo messaggio da parte dell’Inps rimette tutto in discussione.
Reddito di cittadinanza: ecco cosa succederà
Il Reddito di cittadinanza è stato veramente abolito oppure no? La risposta, al momento, è incerta più che mai. Molti nuclei familiari continuano a riceverlo e l’Inps ha recentemente informato che molti altri lo riavranno. Vediamo nel dettaglio cosa succederà nei prossimi mesi.
Il Reddito di cittadinanza, come anticipato, poteva essere fruito solo per 7 mesi nel 2023. Tuttavia, in presenza di requisiti specifici, un nucleo familiare ha diritto a riceverlo fino a dicembre. Possono beneficiare del sussidio fino alla fine dell’anno coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali e le famiglie in cui sia presente almeno un disabile o un minorenne o una persona che abbia già compiuto 60 anni.
Ci sono famiglie che lo hanno perso ma che, in seguito, hanno raggiunto i requisiti necessari per poterlo riavere. Se, ad esempio, una persona ha compiuto 60 anni dopo aver perso il Reddito, ora lo può riavere. Stesso discorso se una coppia ha avuto un figlio dopo aver perso il sussidio o se ad un familiare è stata certificata una disabilità. In tutti questi casi il nucleo familiare deve fare una nuova richiesta all’Inps e riavrà il Reddito fino a dicembre.
Se i requisiti sono stati raggiunti nel mese stesso in cui si sarebbe dovuto perdere il beneficio o il mese successivo, non c’è neanche bisogno di fare una nuova richiesta: l’agevolazione continuerà ad essere erogata automaticamente. Ricordiamo che chi, al contrario, non avesse più alcuna possibilità di ricevere il Reddito di cittadinanza, può comunque fare richiesta per ricevere un altro aiuto: il Supporto formazione e lavoro. Questo sussidio si rivolge unicamente alle persone senza disabilità, in grado di lavorare e di età compresa tra i 18 e i 59 anni.