Diabete, mai più misurazione con l’ago: la novità tecnologica

Malattia molto diffusa tra uomini e donne, il diabete da oggi diventa più gestibile: ecco l’incredibile progresso della scienza per la sua diagnosi.

Malattia cronica causata da una quantità di zuccheri nel sangue superiore alla norma, il diabete può essere di tipo 1 o di tipo 2. Nel primo caso, è del tutto assente la produzione di insulina; nel secondo, invece, l’organismo ha una ridotta sensibilità all’insulina o ne produce una quantità non sufficiente. Questa seconda tipologia di diabete è la più diffusa nel mondo e i numeri sono in costante crescita: grazie alla ricerca scientifica, però, oggi abbiamo un’arma in più.

Enormi novità per la diagnosi del diabete
Enormi novità per la diagnosi del diabete: addio al fastidioso ago- (Turiweb.it)

Normalmente, il diabete in sé e per sé non da alcun sintomo specifico, per cui quando lo si scopre solitamente è già presente da diverso tempo. Per diagnosticarlo è essenziale fare un esame del sangue e andare a dosare la glicemia: una volta riscontrato, il paziente dovrà analizzare la propria glicemia in autonomia, prelevando una piccola goccia di sangue dal polpastrello mediante un pungidito e posandola su una striscia reattiva o su un glucometro. Da oggi, però, questa procedura potrebbe non essere più necessaria: ecco la novità.

Diabete, arriva l’Intelligenza Artificiale: diagnosi indolore

Lo studio di cui vi parliamo oggi è stato pubblicato in Mayo Clinic Proceedings: Digital Health ed ha dimostrato un’accuratezza dell’89% per le donne e dell’86% negli uomini. Gli scienziati coinvolti hanno pensato di utilizzare la voce delle persone per diagnosticare precocemente il diabete, unendola a dati sulla salute dei candidati tra cui età, sesso, peso ed altezza. In questo modo, hanno creato un modello di Intelligenza Artificiale in grado di individuare l’eventuale tipo di diabete.

Enormi novità per la diagnosi del diabete
Enormi novità per la diagnosi del diabete: addio al fastidioso ago- (Turiweb.it)

I 267 candidati hanno dovuto registrare una frase sul proprio smartphone sei volte al giorno, per due settimane: “Le nostre ricerche evidenziano significative variazioni vocali tra individui con e senza il diabete di tipo 2” spiega Jaycee Kaufman, il primo autore del paper. In virtù di queste differenze, hanno quindi pensato di sfruttarle per individuare precocemente la malattia.

Il team di studiosi ha analizzato più di 18mila registrazioni e 14 caratteristiche autistiche: in questo modo, gli esperti sono stati in grado di individuare i cambiamenti vocali che, una volta inseriti nell’Intelligenza Artificiale, consentivano a quest’ultima di andare a ricercarli nei campioni vocali dei pazienti, alla ricerca del diabete.

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