Non hai pagato la Tari 2023? Ecco le conseguenze a cui vai incontro

Se non hai pagato la Tari 2023 hai commesso un grave errore. Ecco quali sono i rischi e le sanzioni a cui va incontro.

La Tari è la tassa sui rifiuti e viene riscossa dai comuni in cui è ubicata l’abitazione. Si tratta di una tassa obbligatoria che deve essere versata ogni anno entro una specifica data. Il mancato versamento della Tari rappresenta un’evasione fiscale e come tale prevede l’applicazione di sanzioni e interessi in mora.

Non hai pagato la tassa sui rifiuti
Rischi per il mancato pagamento della Tari – (Turiweb.it)

Il calcolo della Tari avviene tenendo conto di molteplici fattori tra cui le dimensioni delle abitazioni e il numero dei componenti del nucleo familiare. Ogni Comune fissa la data entro la quale deve avvenire il versamento della cassa. Nella maggior parte dei casi è prevista la possibilità per il contribuente di versare la tassa in un’unica soluzione oppure accedere ad una rateizzazione. Generalmente quest’ultima opzione prevede il versamento di due racconti e di un saldo.

Che cosa succede se non hai pagato la Tari 2023? Quali sono i rischi a cui va incontro?

Non hai pagato la Tari 2023. Ecco cosa di rischi: 

Il mancato versamento di una tassa rappresenta un’evasione fiscale: un reato tributario. I motivi per i quali un contribuente può saltare il versamento della Tari sono 2:

  • la mancanza di disponibilità economica per poter effettuare il versamento della cassa, dunque in questo caso si tratta di un mancato pagamento volontario.
  • Aveva dimenticato la data di scadenza.
Tassa sui rifiuti
TARI 2023: rischi e sanzioni – (Turiweb.it)

Secondo quanto stabilito dal diritto tributario italiano, il cittadino che ha dimenticato di versare una tassa pur regolarizzare la sua posizione accedendo allo strumento del ravvedimento operoso. Grazie a quest’opportunità il contribuente può versare la tassa beneficiando di uno sconto sulle sanzioni. Lo sconto sull’applicazione delle sanzioni per il mancato pagamento della Tari 2023 segue il seguente schema:

  • se il pagamento avviene entro i primi 15 giorni di ritardo la sanzione ridotta del 15%;
  • il ravvedimento operoso chiesto tra il 15° e il 90° giorno di ritardo prevede uno sconto del 15%;
  • per i ritardi che superano i 90 giorni lo sconto è del 30%.

Chi non paga la Tari e matura debiti superiori a 30 mila euro rischia la detenzione. In questo caso infatti si tratta di illecito tributario e l’ordinamento giuridico italiano prevede delle sanzioni molto severe che, in alcuni casi, possono arrivare anche all’esecuzione forzata per soddisfare il debito.

Secondo quanto stabilito dalla legge è compito del contribuente assicurarsi che il bollettino per il versamento della Tari venga consegnato. Purtroppo può capitare per diverse ragioni che tale bollettino non sia recapitato al cittadino. Tuttavia la legge dispone che sia compito di quest’ultimo contattare il proprio comune per ottenere il modello F24 che consente il versamento del tributo.

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