Con i figli a carico spettano tanti benefici fiscali: ecco i limiti di età e di reddito oltre i quali non si ha più diritto

Le famiglie possono ottenere alcuni benefici fiscali qualora avessero figli a carico. Occhio ai limiti di età e reddito.

I contribuenti possono beneficare di importanti detrazioni fiscali Irpef se hanno familiari a carico, in ragione delle spese sostenute. Queste andranno inserite in una sezione apposita della dichiarazione dei redditi.

Figli fiscalmente a carico
Figli a carico: occhio alle regole (turiweb.it)

In sintesi, sono fiscalmente a carico del contribuente i familiari conviventi, quindi: il coniuge, i figli e altri familiari (genitori, nonni, zii, fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore). Riguardo ai figli, il sistema di calcolo è cambiato nel 2023 a seguito dell’entrata in vigore dell’Assegno Unico e Universale.

Figli a carico: benefici fiscali per i contribuenti, occhio a età e reddito

Secondo la normativa, i figli fiscalmente a carico sono quelli che producono reddito: 4mila euro annui fino a 24 anni e 2.840,51 euro annui dopo i 24 anni.

Figli a carico e benefici fiscali
Benefici fiscali per figli a carico (turiweb.it)

Ciò significa che se il figlio non supera i limiti di reddito previsti dalla legge resteranno a carico fiscale dei genitori, a prescindere dall’età. Tra l’altro, non importa nemmeno se sono studenti, disoccupati o tirocinanti oppure se conviventi con i genitori. Anzi, in quest’ultimo caso può essere considerato a carico anche il figlio che abita da un’altra parte.

Inoltre, qualora un figlio lavorasse ma il reddito ritorni di nuovo nei limiti previsti dalla normativa, può tornare a essere considerato fiscalmente a carico dei genitori.

Come anticipato, il genitore con un figlio fiscalmente a carico ha diritto a detrazioni fiscali in busta paga. Nello stesso tempo, può portare in detrazione anche le spese sostenute per il figlio, ad esempio: spese sanitarie, di istruzione, per abbonamenti del trasporto pubblico.

In apertura dell’articolo abbiamo anche detto che l’entrata in vigore dell’Assegno Unico cambia le regole. Infatti, questo considera non solo il carico fiscale poiché è riconosciuto per i figli:

  • minorenni a carico;
  • disabili senza limiti di età;
  • maggiorenni entro il compimento dei 21 anni, purché frequentino un corso di formazione, di laurea o svolgano tirocini o un lavoro nel limite degli 8mila euro annui oppure siano disoccupati o svolgano il servizio civile.

I figli fiscalmente a carico devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi nella sezione Familiari a carico dal rigo 2 al 5. Nello specifico, nel rigo 2 devono essere riportati i dati relativi al primo figlio

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