Sembra olio extra vergine d’oliva, ma non lo è: la truffa corre sugli scaffali dei supermercati, ecco come accorgersene

Bisogna fare attenzione alla truffa dell’olio extra vergine d’oliva che viene venduto sugli scaffali dei supermercati. Ecco come accorgersene.

L’olio extra vergine di oliva è un prodotto largamente utilizzato in cucina come condimento e dunque per donare un sapore più intenso alle pietanze. Gli esperti tra l’altro ne consigliano il consumo per via delle proprietà vantate dal prodotto stesso.

Truffa dell'olio extra vergine d'oliva
Non tutti sono a conoscenza della truffa dell’olio extra vergine d’oliva

In particolare, si distingue per essere ricco di antiossidanti utili contro i radicali liberi che causano l’invecchiamento precoce. Non solo, migliora la circolazione e mantiene in salute al cuore. E ancora, aiuta a metabolizzare e a ridurre i grassi e zuccheri all’interno del sangue. Ciò detto, però, può essere utile sapere che bisogna fare attenzione alla truffa dell’olio extra vergine d’oliva che viene venduto sugli scaffali dei supermercati.

Truffa olio extra vergine d’oliva, come accorgersene

Non tutti sono a conoscenza della truffa dell’olio extra vergine d’oliva venduto sugli scaffali dei supermercati. Sempre troppo spesso, infatti, ci si ritrova ad acquistare prodotti che in realtà non contengono le stesse proprietà di quello originale.

Truffa dell'olio extra vergine d'oliva
L’olio extra vergine d’oliva puro è ricco di nutrienti – Turiweb.it

In particolare, Unaprol, il Consorzio Olivicolo Italiano, ha voluto sottolineare la necessità di mettere in atto tutti i controlli del caso al fine di promuovere una maggiore trasparenza delle etichette e dunque ridurre gli inganni. Sugli scaffali dei supermercati, infatti, sempre troppo di frequente ci si ritrova a scegliere tra condimenti che non contengono solamente olio extravergine, ma un mix di altri oli e aromi.

Nello specifico, sono composti da un 15% di olio extra vergine di oliva, olio di semi di mais, olio di semi di girasole e ancora aromi e piccole quantità di vitamina D. Alla luce di ciò è chiaro che si tratti di prodotti ben lontani da quello puro che si pensa di acquistare. Sempre secondo Unaprol però i prodotti in questione rischiano di minacciare l’olio extra vergine d’oliva per via dell’aumento dei costi. Non a caso, infatti, si è già registrato un calo nella produzione.

Questi nuovi condimenti presentano un costo più basso e dunque risultano essere maggiormente appetibili per le famiglie italiane che versano in condizioni economiche di maggiore disagio. Esse spesse sono convinte di acquistare un prodotto originale, ad un costo conveniente.

Proprio per questo Granieri ha sottolineato l’importanza di diffondere una maggiore consapevolezza tra i consumatori in merito all’olio extravergine d’oliva e al suo valore. Oltre a ciò, ha sottolineato la necessità di una trasparenza maggiore delle etichette apposte sulle bottiglie. Non solo, il presidente di Unaprol ha auspicato la fine dell’era dell’olio venduto a basso costo.

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