Grosso aiuto economico per questa categoria di lavoratori: ecco le condizioni da rispettare e gli importi da percepire

Enorme è l’aiuto economico per una precisa categoria di lavoratori. Ecco quali sono le condizioni per poter mettere le mani su questo cifra.

Attraverso la legge di Bilancio si va a rinnovare un bonus indirizzato ai lavoratori autonomi che hanno partita IVA. In particolar modo, si parla dell’indennità Iscro. Stiamo facendo riferimento ad una sorta di cassa integrazione per i lavoratori autonomi che è stata introdotta per la prima volta nel 2021 in via sperimentale e che avrà termine il 31 dicembre prossimo.

Aiuto per le partite iva
Aiuto per le partite Iva- (Turiweb.it)

Un aiuto che vede un rinnovo definitivo al punto da entrare a far parte degli ammortizzatori sociali che per il momento vengono riconosciuti al fine di sostenere i lavoratori dipendenti autonomi in un momento in cui il fatturato vede un calo nell’arco dell’anno. Troviamo però nelle modifiche per quanto riguarda i requisiti. Veniamo insieme quali sono e chi può ottenere questo bonus.

Il funzionamento del bonus 800 euro dedicato alle partite IVA

Il termine Iscro va ad identificare l’espressione “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa il quale ricorda molto l’indennità di cassa integrazione che in genere spetta ai dipendenti.

Aiuto per le partite iva
Mazzo di soldi- (Turiweb.it)

L’istro viene utilizzato nel momento in cui il fatturato aziendale è minore andando così a riconoscere al lavoratore autonomo un contributo extra necessario per sbloccarsi dal momento di difficoltà. Possono utilizzarlo tutti i lavoratori che sono iscritti alla gestione separata e che lavorano autonomamente è possiedono la partita IVA da almeno quattro anni. Per avere la possibilità di ottenere tale beneficio bisogna che si presentino tale condizioni:

  • nell’anno precedente della domanda si deve aver prodotto un reddito da lavoro autonomo più basso del 50% della media dei redditi di lavoro autonomo che si sono conseguiti durante i tre anni precedenti;
  • nell’anno precedente al momento in cui si presenta la domanda il reddito deve essere stato più basso di 8.145 euro.

Il prossimo anno però l’Iscro potrà essere utilizzato da molti più persone in quando il bonus partita IVA verrà concesso a coloro che hanno la partita IVA aperta da almeno 3 anni e non da 4 e che:

  • l’anno precedente hanno percepito un reddito più basso al 70% della media;
  • il limite entro cui si può richiedere aumenta fino a 12.000 euro.

Vi sono poi anche delle modifiche che sono state necessarie al fine di adeguarsi all’evolversi della situazione. Infatti, l’importante è sapere che non è possibile accedere all’Iscro nel caso in cui si beneficia dell’assegno di inclusione.

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